10 anni dall’alluvione di Chiavari, Messuti: “Continuiamo a lavorare per aumentare la sicurezza dei cittadini”

“Sono passati dieci anni dall’alluvione del 10 novembre del 2014, un evento che ha segnato profondamente la nostra comunità, causando ingenti danni in tutta la città. In questi anni, soprattutto dal 2017, il Comune di Chiavari ha lavorato incessantemente per mettere in atto un piano di interventi strutturale e capillare, volto ad aumentare la sicurezza dei nostri cittadini. Oggi, a distanza di un decennio, facciamo il punto sui numerosi interventi realizzati per proteggere la nostra Chiavari”. Ad intervenire è il sindaco Federico Messuti che ricorda l’impegno dell’ex primo cittadino Marco Di Capua e dell’attuale assessore Paolo Garibaldi, nel 2017, con un programma di manutenzione e pulizia di tutti i canali delle acque di deflusso cittadine. “Un piano straordinario che ci ha consentito di liberare i condotti da tonnellate di materiale accumulato, depositato e stratificato negli anni che causava, in molte zone, soprattutto in via Entella e in via Piacenza, allagamenti localizzati e diffusi”, dice. Rispetto al Rupinaro aggiunge: “Un progetto di grande rilievo, che impegnerà ingenti risorse per diversi interventi, con step autorizzativi differenti: il rifacimento dei ponti e degli argini, classificati in base alle relative criticità, la ristrutturazione delle linee fognarie della dorsale del torrente, alcune opere sul rio Bacezza e della Moranda, e la realizzazione dello scolmatore. Quest’ultimo, a luglio 2024, è stato inserito all’interno del programma triennale delle opere pubbliche della Difesa Suolo della Regione Liguria”. Inoltre, sul fosso di Caperana e fosso di Ri precisa: “Abbiamo ottenuto un finanziamento regionale di oltre 842 mila euro, ed è attualmente in corso la conferenza dei servizi”. Poi un passaggio sul potenziamento del sistema di allertamento di Protezione Civile Comunale: “Sono diversi gli strumenti a disposizione per informare tempestivamente i cittadini, come le chiamate registrate su utenza fissa, gli avvisi via sms per chi abita in zona a rischio inondazione o per chi si è registrato sul portale Allerte Italia, ma anche i pannelli e semafori luminosi dislocati nei vari quartieri, gli avvisi acustici, il sito istituzionale (www.comune.chiavari.ge.it) e la pagina Facebook. Ma il nostro impegno non si ferma qui. Massima attenzione anche alla collina delle Grazie, Caperana e Capondonico. Stiamo continuando a lavorare, insieme alla Fondazione Torriglia e alla parrocchia di Bacezza, per mettere in sicurezza e consolidare la strada che conduce al Santuario delle Grazie. In parallelo prosegue anche il progetto di difesa del litorale dalle mareggiate e dall’erosione, con nuovi pennelli perpendicolari alla costa, dighe soffolte e spiagge più ampie, tra la foce del Rupinaro e la collina delle Grazie. Un’opera strategica per il futuro di Chiavari”, conclude Messuti. Di seguito i dieci interventi realizzati, e in corso, per la messa in sicurezza della città.
Pulizia dei condotti e delle tombinature della città, con eliminazione delle interferenze presenti in tutti i quartieri.
Potenziamento della rete di deflusso delle acque cittadine.
Uno scolmatore delle acque meteoriche in corso Colombo/largo Ravenna
Messa in sicurezza del Rupinaro. Realizzazione del nuovo canale scolmatore.
Messa in sicurezza del Rupinaro. Rifacimento delle arginature del torrente e dei ponti, ristrutturazione delle linee fognarie, opere sul rio Bacezza e della Moranda.
Messa in sicurezza del Rupinaro. Terminato il consolidamento del primo argine in corso Genova 11.
Ampliamento della foce del Rupinaro. Eliminazione del deposito sabbioso e installazione delle palancole sul nuovo pennello perpendicolare alla spiaggia.
Messa in sicurezza del fosso di Caperana.
Messa in sicurezza del fosso di Ri.
Potenziamento del sistema di allertamento della Protezione Civile comunale.