Aggressione di Riva, l’uomo accusato di tentato omicidio. La zia è in prognosi riservata

È accusato di tentato omicidio il 44enne che a Riva Trigoso, nella propria abitazione, questa notte, al termine di una lite dovuta ai classici futili motivi, ha accoltellato la zia con un coltello da cucina, e aggredito anche la madre, intervenuta per sedare la lite.
I carabinieri confermano che l’uomo, che ha alcuni precedenti di polizia, era in stato di ebbrezza alcolica. Si trova nel carcere di Marassi. La zia, 57 anni, si trova ricoverata del reparto di rianimazione del San Martino di Genova. Le condizioni sono gravi ed i medici, per ora, tengono riservata la prognosi. La madre dell’arrestato, a sua volta, è stata portata al pronto soccorso di Lavagna, per la frattura di una gamba, riportata nei concitati momenti di questa notte. A Riva Trigoso, e non solo, si ricorda, adesso, l’altro dramma vissuto dalla stessa famiglia nel 1995, quando il nonno dell’uomo arrestato uccise, con un colpo di pistola, la figlia, sorella delle donne aggredite questa volta. L’arma si inceppò quando l’uomo l’aveva rivolta contro se stesso ma la scia di sangue non si era interrotta, perché l’omicida si suicidò appena uscito dal manicomio criminale di Monte Lupo Fiorentino.