Agostino in tribunale per il caso Preli

“Le deleghe ad urbanistica ed edilizia assunte per aiutare la professoressa de Barbieri”. “La pratica sollecitata per l’interesse pubblico”. E’ stato il giorno della deposizione di Vittorio Agostino, nell’ambito del processo sul caso Preli, stamattina, nel Tribunale di piazza Mazzini, a Chiavari. Il sindaco ha risposto alle domande del pubblico ministero, il procuratore Luigi Carli, e degli avvocati rappresentanti di parte civile. Al centro del dibattito, le deleghe ad urbanistica ed edilizia, assunte, nel 2002, quando la pratica Preli si era bloccata per problemi della proprietà. “Ho assunto le deleghe solo per dare una mano alla professoressa De Barbieri”, ha detto il primo cittadino, che ha ammesso di aver sollecitato l’apporvazione della pratica al dirigente della ripartizione edilizia, ma “prima delle elezioni del 2002” (quindi prima delle deleghe assunte nell’amministrazione De Barbieri) e “per il solo bene di Chiavari, visto che c’era una rilevante parte pubblica, da realizzarsi già nel primo lotto di lavori”. La deposizione del sindaco, quindi, nega atteggiamenti dettati dalla presenza del figlio Alessandro tra i tecnici legati al progetto, così come Agostino nega una situazione di privilegio del figlio: “Su 17 progetti attuativi discussi nelle mie amministrazioni – ha detto il sindaco – lui era coinvolto solo in uno”.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it