Alluvioni, arrivano i finanziamenti per Rupinaro, via Gazzo, torrente Sturla


La Regione Liguria annuncia fondi per 31 milioni complessivi in materia di difesa del suolo. Sono compresi il primo lotto del Rupinaro e la strada chiusa da tre anni a Leivi. Finanziamenti anche a San Colombano, Cogorno e Mezzanego.
Il Rupinaro ma anche importanti emergenze di Leivi, Carasco e, in misura minore, di Mezzanego, San Colombano e Cogorno rientrano nel cospicuo giro di finanziamenti stabiliti dalla giunta regionale della Liguria in ambito di difesa del suolo, per riparare i danni delle precedenti alluvioni e scongiurarne di nuovi. Complessivamente, su proposta dell’assessore Giacomo Giampedrone, sono stanziati 31 milioni per ventiquattro interventi: 22 milioni provengono dal Fondo di solidarietà europeo per le alluvioni, 8 dalla riprogrammazione di vecchie ordinanze di protezione civile, 1 da ex fondi Pico, destinati ai piccoli Comuni. “E’ una svolta epocale per la messa in sicurezza del territorio della Liguria”, dice il presidente, Giovanni Toti. A Chiavari, per realizzare tutto il primo lotto di interventi previsti sul Rupinaro, la Regione assegna 5,8 milioni, con cofinanziamento del Comune pari a 3,7. 352mila euro vanno a San Colombano, che ne aggiunge 150mila, per adeguare un rio canalizzato che sfocia nel Lavagna; 560mila euro in blocco vanno a Cogorno per risolvere le problematiche idrauliche del canale tombinato lungo via Coduri; a Mezzanego arrivano 255mila euro per opere di protezione in località Circonvallazione – Collevecchio e 81.300 per la sistemazione definitiva del pendio sopra e sotto la strada in località Case Massa. Arriva un milione a Carasco per realizzare le scogliere di contenimento lungo le sponde del torrente Sturla. Due milioni vanno a Leivi per messa in sicurezza del versante tra Selaschi e Buggigo, che dovrebbe consentire la riapertura di via Gazzo. Un po’ tutti dovranno, adesso, completare i progetti e poi passare ai cantieri.