Bagnun, tutti vicini all’associazione. Per Pistacchi l’incendio ha il sapore «delle peggiori tradizioni della malavita»

È unanime la vicinanza all’associazione del Bagnun dopo l’incendio che nella notte ha distrutto la sede della stessa a Riva Trigoso.
Nel corso delle operazioni di spegnimento una persona è anche rimasta ferita, per fortuna in modo non grave. E ci si interroga sull’accaduto.
«Spero fortemente che si sia trattato solo di un incidente e sono certo che le indagini stabiliranno la verità dei fatti», afferma l’assessore regionale al turismo Augusto Sartori. Il Comune si è già attivato per reperire le risorse per dare una nuova sede al Bagnun e sostenere l’organizzazione della prossima festa. Valentina Ghio, deputata del Partito Democratico afferma: «L’incendio che ha distrutto la struttura del Bagnun genera grande tristezza, vedere la struttura ridotta così provoca profonda commozione».
Per Stefano Balleari, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, «più di sessant’anni di storia non possono essere cancellati in una notte», mentre il candidato sindaco Marcello Massucco definisce il Bagnun «un pezzo di storia di Riva, della cultura cittadina e della nostra città».
Un altro candidato sindaco Diego Pistacchi, ricorda che la sede del Bagnun è da tempo oggetto di tentativi di spostamento e di abbattimento e definisce quanto avvenuto nella notte «un gesto che lancia un’ombra sinistra e preoccupante, che ha il sapore delle peggiori tradizioni della malavita». Afferma infine Francesco Solinas, a sua volta candidato sindaco: «Il Bagnun è storia, tradizione, cultura e passione, e merita da parte di tutti il massimo sostegno».