Barriere ferroviarie e regolamento comunale di Chiavari, intervengono i 5 Stelle

stazioni

“Per Chiavari, previsti quasi 4 chilometri di barriere fonoassorbenti ferroviarie alte 7 metri.

È normale? È accettabile? Crediamo proprio di no e infatti l’opera non piace ai cittadini, tant’è che si sono più volte espressi con presidi e raccolte firme. Ne va da sé che con queste barriere si rischia una frattura netta tra la città e il suo mare e che ai residenti dei condomini interessati si finisce col togliere luce, con il rischio che molti immobili perdano così anche di valore”. Sono le parole del capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Fabio Tosi che aggiunge: “Se è vero che l’amministrazione comunale è fermamente contraria al progetto, si sarebbe dovuta esprimere subito lo scorso 8 novembre, in occasione della conferenza dei servizi segnalata dalla minoranza consiliare di Chiavari. A questo punto mi chiedo: Il nuovo assessore regionale competente è a conoscenza del progetto? Sulla questione, riferisca in aula”. Intanto, il Movimento cittadino interviene su un altro tema, quello del regolamento comunale che “è stato modificato senza che venissero prese in considerazione le osservazioni che avevamo avanzato ad ottobre fatte tramite apposito modulo entro i termini previsti come suggerito dall’assessora Canepa”, dicono gli esponenti. “Dal 28 dicembre, data di pubblicazione sul Portale trasparenza del Comune, il nuovo regolamento è diventato operativo ed alcuni dipendenti lamentano che sembra non sia stata data opportuna comunicazione interna. Ci eravamo concentrati sull’articolo18 segnalando che così come era scritto: “Il dipendente si astiene dal rendere pubblico con qualunque mezzo, compresi il web o i social network, i blog o i forum, commenti, informazioni e/o foto/video/audio che possano ledere l’immagine dell’amministrazione, l’onorabilità dei colleghi, nonché la riservatezza o la dignità delle persone”. A nostro avviso avrebbe leso un principio cardine della nostra Costituzione e cioè la libertà di espressione”. I 5 Stelle avevano proposto la seguente modifica: “Il dipendente si astiene dal rendere pubblico con qualunque mezzo, compresi il web o i social network, i blog o i forum, commenti, informazioni e/o foto/video/audio che possano danneggiare l’amministrazione, che contrastino il principio di riservatezza o ledano la dignità delle persone. L’obbligo non sussiste nel caso in cui il dipendente esprima un suo parere su scelte politiche o su affermazioni che possano ledere la propria dignità, i diritti costituzionali, il proprio essere o che possano essere in contrasto con il proprio orientamento religioso, sessuale, politico.” Ma adesso, a Chiavari, i dipendenti comunali non avranno più il diritto di critica e di opinione senza rischiare il posto di lavoro. Valuteremo eventuali azioni per opporci a questa ingiustizia”.