“Boia chi molla”, e Bernardin rischia la carica
Il motto fascista scappato all’assessore del comune sammargheritese rischia di far saltare la sua carica: nei prossimi giorni il sindaco e i consiglieri di maggioranza rifletteranno sulle sue possibili dimissioni. Intanto Bernardin chiede scusa.
Ha nuovamente a che vedere con il fascismo la gaffe che rischia di costare cara a un altro assessore, stavolta a Santa Margherita. Durante il concitato consiglio comunale odierno infatti, l’assessore alla protezione civile, alla cura e manutenzione del territorio Andrea Bernardin s’è lasciato scappare un “boia chi molla” che ora potrebbe portare alle sue dimissioni. Il sindaco Roberto De Marchi, dissociatosi dall’espressione insieme alla giunta comunale, pur comprendendo la particolare emozione del momento in cui è stata proferita, ha annunciato che l’assessore sarà ammonito ufficialmente, mentre nei prossimi giorni e insieme ai consiglieri di maggioranza, sarà valutata l’opportunità di richiederne le dimissioni. Bernandin intanto si è affrettato a scusarsi pubblicamente per un motto, che, spiega, ha pronunciato facendosi “tradire dall’uso ormai a-politico che ne fanno anche noti personaggi dello sport”: “Mi preme sottolineare – conclude – che l’ideologia generalmente attribuita alle parole da me pronunciate non mi appartiene né mai mi è appartenuta”.