“Buon Samaritano”: il progetto parte anche a Chiavari
Base operativa sarà la mensa dei frati cappuccini, al momento il progetto riguarda una decina di famiglie, indicate dai servizi sociali del Comune. Collaborano molti esercizi commerciali, che metteranno a disposizione il cibo invenduto.
Ha preso il via a Chiavari, con il sostegno del Comune, il progetto “Buon Samaritano”, ideato sul territorio da Aldo Werdin, direttore dell’Excelsior Palace Hotel, e già attuato con successo a Rapallo. Il progetto è finalizzato a recuperare il cibo inveduto, cotto e fresco, ma non consumato, nei ristoranti, alberghi, rosticcerie, panifici e pasticcerie di Chiavari. Il progetto parte un giorno alla settimana, di mercoledì, ed ha come base operativa la mensa dei frati cappuccini di Viale Tappani. La mattina, prima dell’apertura della mensa, le famiglie individuate dai servizi sociali, per il momento al massimo una decina, potranno ritirare la propria porzione, da consumare a domicilio. Il cibo non ritirato potrà poi essere destinato alla mensa. Collaborano la pasticceria Copello, il panificio, pasticceria e merenderia “Bruno & Pietro” ed i panifici Piombo, Al Forno, “Non solo Pane”, Balin e Barbieri Sergio. Hanno dato la propria adesione anche gli alberghi Monterosa e Stellamare, la trattoria Taggeine, le rosticcerie Olga e Gastrini Stefano e la polleria Padovana. Il cibo verrà raccolto e poi portato in Viale Tappani da Anteas Cisl, con un mezzo acquistato con i fondi del cinque per mille. L’iniziativa è stata presentata questa mattina. Il Comune era rappresentato dall’assessore Nicola Orecchia e dal presidente del consiglio comunale Maurizio Barsotti. C’erano anche Nicola Manes, presidente del Rotary Club di Chiavari, e padre Lorenzo Battaglia, oltre ad alcuni dei commercianti coinvolti.