Calendario venatorio, nuovo stop: questa volta è il Tar a sospenderlo

Calendario venatorio, nuovo stop: questa volta è il Tar a sospenderlo
I cinghiali, almeno loro, sono contenti

Non c’è pace per i cacciatori: il Tar ha sospeso il nuovo calendario venatorio, emanato in fretta e furia dalla Regione dopo lo stop del Consiglio di Stato. Ed ora divampano le polemiche.

Nuova doccia fredda per i cacciatori: il Tar ha infatti sospeso il nuovo calendario venatorio predisposto dalla Regione dopo che il primo calendario era stato sospeso dal Consiglio di Stato. La sospensiva avrà effetti fino al 13 novembre, quando è prevista la camera di consiglio. Amareggiata, l’assessore all’ambiente Renata Briano commenta: “Questa sospensione giunge inaspettata, in quanto il nuovo calendario era molto più restrittivo di quello precedente che lo stesso Tar non aveva sospeso”. Francesco Bruzzone, capogruppo della Lega Nord in Regione, rivela di essere tempestato dalle telefonate di cacciatori preoccupati ed auspica forme organizzate di protesta. Provocatoriamente, il gruppo del Pdl invece afferma di stare valutando l’ipotesi di portare i cinghiali presso la sede del Tar. I consiglieri del Pdl invitano quindi cacciatori ed associazioni a chiedere l’intervento dei prefetti perché prendano in mano la situazione e si trovi una soluzione. La presa di posizione più dura è però quella del Comitato4valli, che chiede le dimissioni dell’intera giunta regionale ed annuncia l’apertura di un procedimenti davanti alla Corte Europea.