Camallo morto nel porto a Genova, investitore: “Un colpo di sonno per il troppo lavoro”

giovanni battista macciò

“Ero stanco, ho avuto un colpo di sonno a causa dell’iperlavoro”.

Lo ha detto, tramite il suo avvocato Paolo Scovazzi, il portuale che due notti fa guidava la ralla che ha travolto e ucciso in porto a Genova il collega Giovanni Battista Macciò (foto), camallo che viveva a Missano, frazione di Castiglione Chiavarese, nell’entroterra di Sestri Levante. “Sono distrutto per quello che è successo – ha aggiunto – l’altro collega (rimasto ferito, ndr) è come un fratello”. Quanto alla positività alla cannabis, l’operaio ha ammesso: “Ho fumato una canna uno o due giorni prima dell’incidente ma solo – ha detto – perché non riuscivo a dormire”.