Camogli, parte il recupero dei feretri: tutti i dettagli

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Partiranno domenica le operazioni di recupero in mare dei feretri da parte dei militari del Comsubin a seguito del crollo della falesia a Camogli, che ha coinvolto una parte del cimitero cittadino. L’intervento prenderà il via grazie all’individuazione di un’area in sicurezza da parte dei tecnici di Fondazione Cima e Università di Firenze,

concluso un primo intervento, non definitivo, di disgaggio delle parti ancora pericolanti della falesia. È questo, riferito dalla Regione, l’esito della riunione tecnica che si è svolta oggi pomeriggio nel palazzo comunale di Camogli. Gli interventi sono stati suddivisi su due fronti. A terra è stata posizionata l’autogru che consente di mettere in sicurezza i feretri presenti sul ciglio della frana, spostandoli nell’area all’interno del cimitero individuata dalla Polizia Mortuaria e Asl3. Dal mare opererà il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei” (Comsubin) in collaborazione con i Vigili del Fuoco.

Intanto, la città confinante di Recco mette a disposizione il molo di levante del proprio fronte mare per le attività emergenziali e di recupero dei feretri finiti in mare.

Il Codacons, invece, lancia una azione risarcitoria collettiva in favore delle famiglie che hanno visto le tombe dei propri cari andare distrutte. Le famiglie coinvolte possono scaricare la nomina di persona offesa calla pagina https://codacons.it/frana-al-cimitero-di-camogli/ e inviarla direttamente alla Procura della Repubblica di Genova.