Cantiere di Riva, Garibaldi e Roncone: “La salvezza parte da Fincantieri”

Il sindacalista Tiziano Roncone e il consigliere Garibaldi tornano sull’importanza di salvare lo stabilimento rivano, partendo dal presupposto che la via per uscire dalla crisi deve partire dalla stessa Fincantieri.
“Basta colpe al governo”. Lo dicono Tiziano Roncone, segretario generale Ust Tigullio e il consigliere regionale Gino Garibaldi, tornando sull’argomento Fincantieri. I due partono da un punto comune: il fatto che le possibilità di salvare il cantiere di Riva partono dalla volontà della stessa Fincantieri. Nella sua analisi della situazione, Tiziano Roncone, elenca gli interventi adeguati per la sopravvivenza del cantiere: “Prima di tutto l’acquisto della gru che consente la movimentazione dei pezzi. Una platea avanzata di altri due chilometri (i fondali ci sono) che permette di trasportare via mare qualsiasi costruzione. Investimenti in meccanica per l’acquisto di macchinari avanzati”. Per Roncone, il cantiere è un’azienda indispensabile a Riva, per Sestri Levante e per il comprensorio; e prosegue “La situazione attuale dovrebbe far pensare chi è preposto al territorio. Sì al turismo ma anche all’industria”. Sulla stessa linea del salvataggio dello stabilimento di Riva è il consigliere Garibaldi: “Dobbiamo pretendere dalla Fincantieri che vengano approntate le infrastrutture – E’ ora di finirla di scaricare ogni responsabilità sul Governo: le colpe di una situazione drammatica sono sul territorio”.