Cantieri Navali, adesso è finita
Con l’asta – spezzatino di ieri è stato venduto solo il marchio Admiral. Intanto, la Sovrintendenza boccia il progetto di insediamento nell’area Lames di Sampierdicanne.
Vediamo le altre notizie dal nostro territorio. Ce ne sono due che sembrano entrambe molto cattive per quanto riguarda le attività produttive del Tigullio. La prima lo è sicuramente, perché ieri si è svolta, a Milano, l’asta – spezzatino per la vendita dei falliti Cantieri Navali Lavagna. Capannone, scafi, mezzi di produzione sono rimasti invenduti. Il marchio Admiral, invece, che ha storicamente fatto la fortuna dell’azienda, è stato comprato per poco meno di due milioni dalla Tecnomar Spa di Massa. E’ il passaggio che sembra davvero mettere la pietra tombale sulle possibilità di riaprire l’azienda. Con il comitato dei creditori, la curatrice fallimentare dovrà, adesso, decidere cosa rottamare e cosa rimettere in vendita, ma non ci saranno più aste.
Nel frattempo, invece, la Sovrintendenza ha dato il proprio parere negativo al progetto di insediamento residenziale che dovrebbe sorgere, a Sampierdicanne, al posto della Lames, con spostamento dell’azienda a Cicagna. In particolare, la lettera dei funzionati della Sovrintendenza, indirizzata a Comune di Chiavari e Regione Liguria, giudica il progetto “fuori scala e privo di relazioni con il contesto paesaggistico”. Deve tornare a riunirsi, la conferenza dei servizi che sta valutando il progetto, ma sembra difficile prevedere una approvazione da parte di uno dei soggetti che ne fanno parte.