Cava di Uscio usata come discarica: due denunce in Val Fontanabuona

Decisivo l
Decisivo l'intervento del Corpo Forestale
Decisivo l’intervento del Corpo Forestale

Nei guai con la giustizia sono finiti un 50enne di Coreglia Ligure ed un 87enne di Tribogna: la cava, in dismissione, veniva utilizzata per conferimenti non autorizzati di terre da un’impresa edile di Acqui Terme.

Il Corpo Forestale dello Stato e la Guardia di Finanza hanno eseguito perquisizioni e sequestri presso due aziende della Val Fontanabuona e presso una di Acqui Terme. La vicenda era iniziata ad inizio febbraio con la scoperta di conferimenti non autorizzati di terre presso una cava in corso di dismissione nel territorio di Uscio. I conferimenti provenivano da un cantiere che Enel aveva appaltato ad un’impresa edile di Acqui Terme. Titolare della cava è invece un’azienda di Cicagna in corso di liquidazione. Dai primi accertamenti era emerso anche il possibile coinvolgimento, in qualità di mediatore, di una terza figura imprenditoriale, con sede aziendale a Coreglia Ligure. Ieri ci sono state le perquisizioni presso le aziende toccate dall’inchiesta, nel corso delle quali sono stati sequestrati documenti e materiale informatico. I titolari delle tre imprese sono stati iscritti nel registro degli indagati: sono un 50enne di Coreglia Ligure, un 87enne di Tribogna ed un 79enne di Acqui Terme, accusati di illecita gestione di rifiuti e discarica abusiva. Gli autisti che materialmente trasportavano i rifiuti, due uomini di 49 e 54 anni, devono invece rispondere del solo reato di illecita gestione di rifiuti.