Cavalli allo stato brado in Val Graveglia, il problema rimane


Gli interventi finora tentati non hanno dato gli esiti sperati. Lo ha ammesso ieri in consiglio regionale l’assessore Claudio Montaldo, rispondendo ad un’interrogazione di Francesco Bruzzone.
Si è tornati a parlare dei cavalli che vivono allo stato brado in Val Graveglia ieri in consiglio regionale, a seguito di un’interrogazione presentata da Francesco Bruzzone della Lega Nord. Nella sua risposta l’assessore alla salute ha ricordato il protocollo d’intesa firmato nel 2009 per contenere il fenomeno, ammettendo però che i risultati non sono stati soddisfacenti. Un anno fa era poi stata elaborata una seconda intesa che prevedeva la cattura dei cavalli, la castrazione dei maschi e la valorizzazione della razza. Montaldo ha anche sottolineato il coinvolgimento del Ministero della Salute e promesso che la Regione si attiverà ancora per il contenimento della popolazione equina, pur con attenzione alla tutela degli animali. Una risposta che non ha soddisfatto Francesco Bruzzone, il quale attacca: “Mi chiedo se questo sia il modo di amministrare una Regione; se in cinque anni non riescono a risolvere questo piccolo problema, figuriamoci con le questioni più importanti”.