Cavalli bradi, risorsa turistica promossa negli Stati Uniti


“Un cavallo per amico”: in agosto una quarantina di visitatori con i pacchetti a tema. Intanto, il Parco dell’Aveto sistema il tetto del rifugio di Prato Mollo: riapertura la prossima primavera.
Le lamentele ci saranno pure, ma i cavalli allo stato brado nel territorio del Parco dell’Aveto hanno anche una valenza turistica. Lo dice l’associazione “Un cavallo per Amico” onlus, che fa sapere: “Sono una quarantina, provenienti da varie parti d’Italia, i cavalieri che nel mese di agosto hanno percorso a cavallo i sentieri del Parco per scoprirne le bellezze naturali, assaporarne le eccellenze enogastronomiche ed osservare con discrezione il comportamento dei cavalli che vivono allo stato selvaggio, grazie ai pacchetti turistici confezionati in collaborazione con il Consorzio Ospitalità Diffusa ‘Una montagna di accoglienza nel Parco’ sulle attività di Horsewatching e di Turismo Equestre, che saranno anche presentate e promosse negli Stati Uniti, in autunno, in occasione di un incontro con tour operators americani”. Intanto, invece, l’Ente Parco dell’Aveto fa sapere che “in questi giorni infine, grazie ai finanziamenti FAS(Fondi per le Aree Svantaggiate) concessi dalla Regione Liguria, è stato aperto il cantiere a Prato Mollo per il lotto finale, che prevede la manutenzione straordinaria del tetto del rifugio, approfittando dell’occasione per alzare leggermente i soffitti di alcune stanze. Il rifugio potrà quindi tornare operativo nel 2014 con più di 40 posti letto (rispetto ai 20 attuali) e rinnovato anche nelle parti dedicate all’accoglienza e al ristoro dei gitanti”.