Chiavari, Cervini accusa: ponte alla rovescia e i progetti rimasti sulla carta

Il consigliere comunale Emilio Cervini
Il consigliere comunale Emilio Cervini
Il consigliere comunale di Chiavari Emilio Cervini

A Chiavari il consigliere Emilio Cervini attacca il sindaco Roberto Levaggi a partire dal ponte “alla rovescia” sul Rupinaro, per arrivare ai ritardi nella messa in sicurezza del torrente e ai 30mila euro di incarichi e consulenze spesi.

Il consigliere comunale di Chiavari nel Cuore Emilio Cervini attacca il sindaco Roberto Levaggi partendo dalla polemica sulla messa in sicurezza del Rupinaro per andare indietro nel tempo. Il consigliere ipotizza che “la competenza dell’ing. Levaggi facesse acqua già allora”, ovvero ai tempi della realizzazione del ponte sul Rupinaro che collega via Santa Chiara a via Col. Franceschi all’altezza del grattacielo: “Forse non tutti sanno che il suddetto ponte – penso unico caso in tutta Italia – si é dovuto obbligatoriamente posizionare alla rovescia, pena la non agibilità”. Cervini passa quindi alla sostituzione del ponte di via Castagnola: “L’unica vera preoccupazione che mosse allora il nostro sindaco a chiedere soldi alla Regione non era quella della messa in sicurezza idrogeologica, bensì la possibilità allora di poter autorizzare la “cementificazione Lames” a Sanpierdicanne”. E tornando ai giorni nostri, il consigliere chiede se il sindaco rivendichi a sé e alla sua maggioranza il rifacimento dei due ponti sul Rupinaro verso la foce per i quali si era previsto sin dal Bilancio 2013 la spesa di 250mila euro, rimasti (come tante altre opere) solo progetti sulla carta e per i quali si sono spesi più di 30mila euro per incarichi e consulenze”.