Chiavari, Toti e Giampedrone presentano la messa in sicurezza del Rupinaro
Nel pomeriggio sopralluogo del presidente della Regione Toti e dell’assessore regionale Giampedrone a Chiavari per presentare gli interventi di messa in sicurezza del torrente Rupinaro: il primo lotto vede un cofinanziamento regionale di 5,8 milioni di euro.
Il presidente della Regione Giovanni Toti e l’assessore regionale all’ambiente e alla difesa del suolo Giacomo Raul Giampedrone sono arrivati nel pomeriggio a Chiavari per presentare in Comune il progetto per la messa in sicurezza del torrente Rupinaro. Prima, insieme al sindaco Roberto Levaggi e ad altri esponenti dell’amministrazione e della maggioranza, i due amministratori regionali si sono recati per un sopralluogo al nuovo ponte di via Castagnola e a quello in costruzione a Sampierdicanne. “Questo intervento – ha detto Toti – rappresenta una svolta molto rilevante e significativa per la messa in sicurezza del territorio ligure: il Rupinaro ha già causato vittime e tanti danni, è già partita e continua un’opera di messa sicurezza importante, finanziata dalla Regione e dal Comune. È un’opera che riguarda varie modalità d’ intervento: si abbassa il fondo del torrente che si è alzato col materiale di deposito e si eliminano i tappi creati dai ponti. Questo sistema integrato di abbassamento, consolidamento e abbattimento delle barriere dei piloni, permetterà di mettere in sicurezza il centro di Chiavari abbattendo il rischio di quasi della metà grazie all’aumento della sezione idrica”. Il primo lotto degli interventi per la mitigazione del rischio del Rupinaro vede uno stanziamento regionale di 5,8 milioni di euro provenienti dal Fondo Europeo di solidarietà a cui si aggiunge un cofinanziamento di 3,7 milioni di euro del Comune di Chiavari: una prima tranche di risorse a cui si dovranno aggiungere ulteriori 10,5 milioni di euro per la completa realizzazione delle opere necessarie del secondo lotto. “Gli interventi previsti per il primo lotto della messa in sicurezza dell’area intorno al Rupinaro costituiscono una parte significativa delle opere necessarie alla mitigazione del rischio e alla eliminazione della zona rossa – ha continuato l’assessore Giampedrone – riducendo significativamente, al termine dell’intervento complessivo, la pericolosità e il rischio per circa 6.000 persone residenti su una superficie di oltre 500mila mq”. L’intervento che prenderà il via subito prevede il rifacimento delle arginature, in stato di degrado, l’abbassamento della quota del letto del torrente e la successiva eliminazione della pila nell’alveo del Rupinaro, il rifacimento di due ponti con eliminazione delle pile in alveo e dei ponti di viale Tappani e corso Italia e la realizzazione di tre briglie selettive nei tratti a monte. Con gli interventi del secondo lotto si provvederà, tra l’altro, ad allargare le sezioni di deflusso a monte alla confluenza del torrente Rupinaro con il rio Campodonico, a demolire il ponte a monte, di accesso all’area Lames, allargare le sezioni in località Rostio, abbassare e regolarizzare il fondo del torrente a valle e a monte.