Cicciarelli lascia Adiconsum e lo racconta con un lungo post su Facebook

Cicciarelli lascia Adiconsum e lo racconta con un lungo post su Facebook
Corrado Cicciarelli nella foto del suo profilo

“Cacciato dal responsabile territoriale della Csil perché volevo difendere i 112 clienti del Banco di Chiavari a cui erano stati venduti diamanti a prezzi gonfiati”.

Un lungo post su Facebook è servito a Corrado Cicciarelli per dare il proprio addio all’Adiconsum, l’associazione di tutela dei consumatori legata alla Cisl: “Dopo 23 anni sono stato cacciato in malo modo dal responsabile territoriale”, scrive, senza citare Andrea Sanguineti. Secondo Cicciarelli, questo “perché ho fatto, come sempre, il mio dovere: difendere i deboli dai disonesti, le vittime dai truffatori, soprattutto gli anziani dai raggiri e dai soprusi; nel caso specifico perché ho difeso 112 clienti del Banco di Chiavari ai quali il Banco, oggi Bpm, aveva venduto diamanti a prezzi gonfiati (almeno al triplo del loro valore reale) e ora chiedono la restituzione dei loro soldi, più di tre milioni”. A spaccare i due, la conferenza stampa, che poi non si è svolta, convocata la settimana scorsa da Cicciarelli proprio per un punto della situazione sulle pratiche di tutela di 112 persone del posto seguite dal legale Luca Torrente. Alla conferenza stampa doveva prendere parte il deputato 5 Stelle Roberto Traversi, per cui Sanguineti aveva stoppato la cosa: “Naturalmente la Cisl come l’Adiconsum sono apartitiche, quindi la presenza dell’on Traversi sarebbe stata solo un prezioso apporto tecnico e funzionale alla nostra battaglia – scrive allora Cicciarelli – Nulla a che vedere, ad esempio, con incontri in sede con candidati durante la campagna elettorale per le elezioni del 4 marzo”.