Commercio on line senza pagare le tasse, maxi evasione per una ditta di Rapallo
Acquista prodotti informatici ed elettronici all’estero con la partita Iva di una ditta ormai chiusa, li rivende senza versare Iva o altre tasse. La Guardia di Finanza completa la propria indagine e denuncia redditi nascosti per 1,6 milioni.
Ammonta a oltre un milione e 600mila euro il reddito nascosto al fisco, secondo la Guardia di Finanza, da una azienda con sede a Rapallo, che opera nel commercio on line, acquistando prodotti sulle principali piattaforme di vendita per rivenderli ai clienti con consegna diretta, senza passaggi in magazzino. In particolare, il commercio riguarda televisori di ultima generazione e prodotti informatici, acquistati all’estero con la partita Iva di un’altra ditta, non attiva da anni, sfruttando l’esenzione, come previsto dalla normativa comunitaria. La rivendita, in Italia, avveniva applicando l’Iva al 22%, ma senza poi effettuare versamenti all’erario, pratica che avrebbe permesso di evadere pagamenti per circa 450mila euro, mentre, in parallelo, anche i ricavi ottenuti da questo commercio venivano sottratti alla tassazione. “Attraverso questo meccanismo i titolari dell’impresa potevano praticare prezzi fuori mercato, alterando la giusta concorrenza”, commentano i finanzieri, che hanno ricostruito il giro di affare con il monitoraggio delle transazioni comunitarie, le proprie banche dati e le movimentazioni finanziarie e bancarie dell’azienda, in Italia e all’estero.