Consiglio comunale di Chiavari, minoranze fuori dall’aula

Voto unanime per avviare il percorso di acquisizione del Teatro Cantero, tanti consiglieri usciti dall’aula per quanto concerne invece il tema della Diga Perfigli: così si è chiuso, ieri sera, il consiglio comunale di Chiavari convocato per discutere i due grandi temi sollevati dalla maggioranza. Nel caso del Cantero, si vuole partire dalla stima di circa 2 milioni ottenuta dall’Agenzia del Territorio. A metà o fine marzo, ha ribadito il sindaco, Federico Messuti, ci si incontrerà con gli altri Comuni, per valutare le possibilità di compartecipazione alla prevista fondazione, anche se determinante rimane la posizione della proprietà e un emendamento al testo proposto da Silvia Garibaldi chiede di vincolarla dopo un eventuale assenso alla cessione. Un emendamento di Garibaldi, che parla di riaprire la conferenza servizi per valutare progetti alternativi, è stato recepito dalla maggioranza anche per quanto riguarda le opere di difesa. “Sosteniamo politicamente la posizione espressa dal nostro dirigente, per cui la diga non ha in questo momento titolo autorizzativo”, dice l’amministrazione. Garibaldi a parte, gli altri consiglieri di minoranza sono usciti dall’aula, parlando della responsabilità che ricade nel contrastare un progetto di messa in sicurezza, in assenza di un’alternativa. Parla di teatrino Antonio Bertani del Pd, che richiamo il ruolo di vicesindaco metropolitano di Antonio Segalerba dicendo: “Agisca in quella sede, visto che la Città metropolitana ha la responsabilità dell’opera”. “Ho sempre espresso un parere contrario anche in quella sede ma, dopo le delibere del 2013, la competenza è dei dirigenti”, la replica.