Conti di Lavagna: il Comune si costituisce parte civile

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La polizia a Lavagna il 20 giugno 2016

Giovedì prossimo è in programma l’udienza preliminare del processo che vede 23 imputati rinviati a giudizi. La commissione che guida Palazzo Franzoni punta ad un risarcimento a favore dell’ente. Il Comune inoltre si costituirà in giudizio davanti al Tar nell’ambito della causa relativa ai migranti alla Besanza.

Il Comune di Lavagna si costituisce parte civile nel processo legato all’inchiesta “Conti di Lavagna”. Ricorderete che l’inchiesta aveva portato alla caduta dell’amministrazione guidata da Pino Sanguineti, finito ai domiciliari come l’ex sindaco Gabriella Mondello ed il consigliere comunale Massimo Talerico, e poi allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. La commissione che ora regge il Comune, formata da Paolo D’Attilio, Raffaele Sarnataro e Gianfranco Parente, ha deliberato la costituzione dell’ente come parte civile. L’obiettivo è chiedere il risarcimento dei danni patiti dal Comune in conseguenza dei fatti contestati agli imputati. Palazzo Franzoni sarà rappresentato in giudizio dall’avvocato Silvia Morini. L’udienza preliminare è in programma giovedì prossimo e complessivamente i rinviati a giudizio sono 23. La commissione ha inoltre deliberato la costituzione in giudizio, davanti al Tar, nell’ambito della causa proposta da alcuni cittadini per annullare gli atti che prevedono l’arrivo di alcuni migranti presso il centro sportivo della Besanza.