Crisi idrica, richiesta di stato di emergenza: interventi richiesti per oltre 10 milioni

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Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha firmato la richiesta per lo Stato di emergenza per la siccità sul territorio con l’indicazione al Dipartimento nazionale di Protezione civile di una serie di interventi non strutturali e urgenti per 10.159.500 euro complessivi.

La richiesta fa seguito alla dichiarazione per tutti i bacini di competenza dello stato di ‘alta severità idrica’ da parte delle Autorità di Distretto del bacino del Po e dell’Appennino Settentrionale. Tra gli interventi indicati nella richiesta inviata alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Dipartimento Nazionale di Protezione civile e condivisi con gli enti gestori del servizio idrico integrato ci sono la posa o sostituzione di tubazioni, lavori per l’interconnessione di reti, il potenziamento degli impianti, ripristino di pozzi. Nell’area metropolitana genovese (Ambito Territoriale Ottimale Centro est) sono previsti interventi urgenti per un valore stimato di complessivi 3.906.000 euro e tra questi figura la nuova connessione tra Calvari e la Piana di Coreglia, che dovrebbe incentivare l’afflusso di acqua verso Rapallo e Santa Margherita, evitando l’atavico prosciugamento del torrente Lavagna. Nel complesso, dice l’assessore Giampedrone, “si tratta di interventi con tempi di realizzazione che vanno da 3 giorni fino ad un massimo di 1 anno: i soggetti gestori hanno già tutta la progettualità in modo da essere pronti a realizzarli”. Intanto, la giunta regionale ha varato anche una proposta normativa, che dovrà essere varata dal Consiglio regionale entro la fine di luglio per l’entrata in vigore, che consenta il riuso dell’acqua dei depuratori di ultima generazione. Giampedrone cita il depuratore di Rapallo come un impianto che abbia questa possibilità che però dovrebbe riguardare anche Recco e, fatto l’allaccio alla rete, Santa Margherita. I provvedimenti presi, secondo la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, sono “una tappa importante per garantire risposte al settore agricolo” ma vi è “la necessità di dare seguito ad interventi strutturali che devono essere programmati ed attuati nel prossimo futuro”.