Crollo del ponte di Carasco, la procura chiede le condanne di quattro tecnici della Provincia

Crollo del ponte di Carasco, la procura chiede le condanne di quattro tecnici della Provincia
Il ponte crollato a Carasco nel 2013

Complessivamente, il pubblico ministero Landolfi ha chiesto condanne per 9 anni e mezzo, mentre i difensori chiedono l’assoluzione. E’ battaglia di perizie sulle possibilità di prevedere e scongiurare il crollo. Sentenza la prossima settimana.

Complessivamente, la procura della Repubblica di Genova ha chiesto condanne per 9 anni e mezzo, nei confronti di quattro tecnici della ex Provincia di Genova, per il crollo del ponte di San Pietro di Sturla, a Carasco, avvenuto nella notte tra il 22 ed il 23 ottobre. Il nodo che dovrà sciogliere il giudice è se ci siano responsabilità di mancati controlli e mancate manutenzioni, in relazione al fatto che è costato la vita a Claudio Rosasco e Lino Gattorna e fatto sfiorare la tragedia ad altre due persone, in transito al momento del crollo. Su questo punto, durante il processo, è stata battaglia di perizie. Manca la requisitoria di un avvocato e la sentenza potrebbe arrivare la prossima settimana ma intanto il pubblico ministero Alberto Landolfi ha chiesto 3 anni di reclusione per il dirigente della ripartizione viabilità della Provincia, Pietro Bellina, e poi 2 anni e 6 mesi per Stefano Cianelli, 2 anni per Renzo Garbarino e 2 anni per Gino Delucchi. Gli avvocati difensori, o almeno i tre che hanno già parlato, hanno chiesto, invece, l’assoluzione.