Crollo del ponte di Carasco, la procura chiede le condanne di quattro tecnici della Provincia
Complessivamente, il pubblico ministero Landolfi ha chiesto condanne per 9 anni e mezzo, mentre i difensori chiedono l’assoluzione. E’ battaglia di perizie sulle possibilità di prevedere e scongiurare il crollo. Sentenza la prossima settimana.
Complessivamente, la procura della Repubblica di Genova ha chiesto condanne per 9 anni e mezzo, nei confronti di quattro tecnici della ex Provincia di Genova, per il crollo del ponte di San Pietro di Sturla, a Carasco, avvenuto nella notte tra il 22 ed il 23 ottobre. Il nodo che dovrà sciogliere il giudice è se ci siano responsabilità di mancati controlli e mancate manutenzioni, in relazione al fatto che è costato la vita a Claudio Rosasco e Lino Gattorna e fatto sfiorare la tragedia ad altre due persone, in transito al momento del crollo. Su questo punto, durante il processo, è stata battaglia di perizie. Manca la requisitoria di un avvocato e la sentenza potrebbe arrivare la prossima settimana ma intanto il pubblico ministero Alberto Landolfi ha chiesto 3 anni di reclusione per il dirigente della ripartizione viabilità della Provincia, Pietro Bellina, e poi 2 anni e 6 mesi per Stefano Cianelli, 2 anni per Renzo Garbarino e 2 anni per Gino Delucchi. Gli avvocati difensori, o almeno i tre che hanno già parlato, hanno chiesto, invece, l’assoluzione.