Dal Tigullio tutte le confessioni unite: “No alla violenza in nome di Dio”

Il vescovo di Chiavari, monsignor Alberto Tanasini
Il vescovo di Chiavari, monsignor Alberto Tanasini
Il vescovo di Chiavari, monsignor Alberto Tanasini

Lettera aperta congiunta del vescovo Tanasini con i rappresentanti di Islam, chiese Battiste, ortodossi, comunità ebraica della zona: “Uccidere è un peccato gravissimo”.

La fede non è e non deve essere occasione per giustificare violenze. Lo dicono, ad una voce sola, i rappresentanti delle confessioni religiose presenti nel Tigullio. La lettera congiunta divulgata ieri sera, infatti, è firmata da Abdeslam Farah, Presidente della Comunità Islamica del Tigullio, Martin Ibarra y Perez, Pastore delle Chiese Battiste di Chiavari e Rapallo, Giuseppe Momigliano, Rabbino Capo delle Comunità Ebraiche della Liguria, Michele Notarangelo, Parroco della Chiesa greco ortodossa,Filip Sorin, Parroco della Chiesa Ortodossa romena e ovviamente monsignor Alberto Tanasini, vescovo di Chiavari. I sei, anzitutto, esprimono “piena solidarietà a tutto il popolo francese per questo vile attacco” e annunciano la preghiera per “le famiglie delle persone uccise e ferite”. Poi, una ferma condanna: “Chi uccide si macchia di un peccato gravissimo, chi per giunta sostiene di farlo “in nome di Dio”, a qualsiasi credo appartenga, commette una bestemmia atroce che non conosce giustificazione alcuna”. Concludono i pastori: “Le radici della nostra fede comune sono basate sull’amore e sulla dignità dell’uomo e non sull’odio e sulla violenza”.