Depuratore a Chiavari. Segalerba replica a Sanguineti

Segalerba Antonio 1

Il presidente del consiglio comunale di Chiavari Antonio Segalerba risponde al comitato contro il depuratore in Colmata.

“Ormai farneticano, ribaltano la realtà. Andrea Sanguineti, presidente del Comitato contro il Depuratore in Colmata chiede di portare a Preli il depuratore di vallata proprio quando il centrosinistra ha osteggiato il vecchio progetto di copertura dell’impianto, che contemplava lo spostamento dei campi da tennis sulla sua sommità, durante il mio mandato da assessore all’urbanistica e ambiente tra il 2007 e il 2012. Il centrosinistra voleva prima realizzare un mega depuratore alla foce dell’Entella, lato Lavagna, poi collocarlo al centro della Colmata aggiungendo il collegamento con Sestri Levante. Il sindaco Levaggi riuscì ad evitare la realizzazione di questo depuratore gigantesco ma accettò, con delibera del 24 febbraio 2017, di portare definitivamente il depuratore di vallata a Chiavari, con l’unanimità di tutti sindaci del comprensorio. In questa vicenda sono due i fatti evidenti. Il primo riguarda il destino di Preli. Il depuratore di vallata non può sorgere in un’area adiacente alla casa di Riposo Torriglia, a villa Piaggio e alla collina delle Grazie che ha una tutela monumentale e ambientale ed è inserita all’interno del Parco Nazionale di Portofino. Il secondo riguarda il Comitato. Al suo interno ritroviamo le stesse persone che hanno sempre osteggiato il recupero della Colonia Fara e, con i loro ricorsi, hanno fatto perdere 10 anni e 10 milioni di euro ai chiavaresi”.