Depuratore del Tigullio orientale: piana di Seriallo o porto di Lavagna?


Queste le due ipotesi presentate questa mattina al consigliere con delega all’ambiente della Città Metropolitana Enrico Pignone. Le due ipotesi saranno esaminate dall’Iren, insieme a quella della Colmata di Chiavari per la sola Valle dell’Entella. “In ogni caso – prevede Pignone – il costo per due depuratori sarà maggiore rispetto all’impianto unico”.
Piana di Seriallo, a Leivi, e porto di Lavagna: sono queste le due ipotesi che i sindaci del comprensorio hanno presentato questa mattina ad Enrico Pignone, consigliere delegato all’ambiente della Città Metropolitana, come possibili sedi per il nuovo depuratore della Valle dell’Entella. Ma sul tavolo resta anche l’ipotesi della Colmata di Chiavari, per un depuratore al servizio di 140 mila abitanti equivalenti. Queste tre ipotesi saranno sottoposte dalla Città Metropolitana ad Iren, insieme a quella per il depuratore a servizio di Sestri Levante e della Val Petronio, per il quale il Comune di Sestri Levante ha proposto l’area di Ramaia. Iren dovrà effettuare ora i necessari approfondimenti tecnici ed economici, terminati i quali Pignone convocherà una conferenza dei sindaci per presentare il progetto dei due impianti separati. Il consigliere dà per certo che il costo sarà maggiore rispetto all’impianto unico, a lungo ventilato, al servizio sia della Valle dell’Entella, che di Sestri Levante e della Val Petronio, che in un primo tempo si pensava di costruire a Lavagna e poi sulla Colmata di Chiavari. “Un costo maggiore certamente ci sarà – prevede Pignone – Si tratta di calcolare con precisione quanto maggiore”. Il consigliere ricorda inoltre che gran parte del Tigullio orientale è al momento fuori dalla normativa europea sulla depurazione delle acque e quindi in infrazione comunitaria.