Depuratore di Chiavari, il Tar accoglie i ricorsi dei proprietari immobiliari: annullato il decreto dirigenziale della Regione

Depuratore di Chiavari, il Tar ha accolto i ricorsi presentati da due gruppi di cittadini contrari alla sua realizzazione in Colmata.
A rivolgersi al giudice amministrativo, prima nel 2022 e poi nel 2023, erano stati due distinti gruppi di proprietari immobiliari prospicienti la zona della Colmata. La richiesta era quella di annullare il decreto dirigenziale della Regione, recante la determinazione motivata di conclusione della conferenza dei servizi, comprensivo della pronuncia positiva di compatibilità ambientale.
I due ricorsi, di fatto identici, contestavano la scelta della localizzazione, bollando la stessa come «manifestamente irragionevole e inopportuna», alla luce della ventilata realizzazione di un impianto impattante sotto il profilo paesaggistico ed ambientale nella zona a maggior vocazione turistico-ricreativa del territorio Comunale.
Il Tar ha ritenuto fondati tre dei sette motivi di ricorso presentati. Il giudice amministrativo ha bocciato in particolare la previsione del camino fuori dalla Colmata, oltre 100 metri più ad ovest, sul muro paraonde del porto turistico. Qui il camino andrebbe a sovrapporsi sia alle strutture per la vendita del pescato, sia ai posti barca del porto turistico. Tale localizzazione sarebbe inoltre incompatibile con il pubblico uso del demanio.
Il giudice amministrativo ha dichiarato inammissibili gli atti di intervento “ad adiuvandum” presentati da Adusbef e dal Comitato “No al depuratore nella Colmata di Chiavari”. Nel contempo ha accolto i due ricorsi, annullando il decreto dirigenziale della Regione. Comune di Chiavari e Regione dovranno anche pagare le spese di giudizio in favore dei ricorrenti.