Depuratore e “diga” tornano in consiglio comunale a Lavagna

Palazzo Franzoni, sede comunale di Lavagna
Palazzo Franzoni, sede comunale di Lavagna
Palazzo Franzoni, sede comunale di Lavagna

“Comunicazioni del sindaco” all’ordine del giorno di giovedì sera, ma sul depuratore rimane ferma la posizione della Regione e sul lungo Entella c’è il via agli espropri.

Tornano in consiglio comunale le questioni che hanno scaldato la politica di Lavagna. L’ordine del giorno della seduta convocata per giovedì prossimo, 26 marzo, infatti, prevede comunicazioni del sindaco sul depuratore e sulla cosiddetta Perfigli. In entrambi i casi, le questioni non hanno preso la piega che era prevista dalla campagna elettorale dell’attuale maggioranza. Sul depuratore, è previsto un nuovo incontro istituzionale entro fine mese ma la Regione ha ribadito la volontà di procedere con un impianto comprensoriale. Quanto alle opere di mitigazione del rischio lungo l’Entella, la Città metropolitana ha reso note ai proprietari dei terreni interessati le date in cui si procederà agli espropri, a cominciare dal 9 aprile prossimo.

Quanto al depuratore, torna a prendere posizione Marco Conti, consigliere comunale di minoranza di Sestri Levante, che contesta la previsione di 50 milioni per l’impianto comprensoriale, avanzata negli studi di Iren: «Vanno aggiunti – dice – i 18 milioni, presunti ma mai smentiti, del collettore Sestri Levante – Lavagna. Totale, dunque, quasi 70 milioni, che diventerebbero 80 se ci fosse anche la colmata».