Depuratore, martedì a Lavagna il progetto alternativo del Comune


A Lavagna sarà presentata la proposta alternativa al depuratore comprensoriale, che prevede il recupero dell’impianto dell’area portuale. Plaudono l’iniziativa i consiglieri di Sestri e Lavagna Conti, Maggi e Giorgi.
Sarà presentato martedì a Lavagna il progetto del depuratore fatto redigere dal sindaco Pino Sanguineti come proposta alternativa al quello comprensoriale bocciato dall’inizio dalla sua amministrazione. Il progetto, di massima, è stato affidato a una società di Bolzano e punta a riutilizzare il vecchio impianto nell’area portuale, a servizio di Lavagna, Cogorno e Ne. Plaudono l’iniziativa il consigliere del Popolo per Sestri Marco Conti e i consiglieri di 100 % Lavagna Mario Maggi e Andrea Giorgi, che attaccano l’assessore regionale Raffaella Paita e le sue affermazioni sulla “necessità di un unico impianto comprensoriale asservito ad un’area e non ad un solo Comune”. Per loro la realizzazione di due impianti potrebbe anche essere più conveniente: “La spesa di due depuratori moderni, uno per la Val Petronio e uno per la sponda sinistra dell’Entella, potrebbe essere pari alla metà del costo dell’unico impianto previsto da IREN: quello di Lavagna, calibrato per una popolazione di circa 40 mila abitanti potrebbe costare non più di 12 milioni di euro comprensivi delle condotte di allaccio tra i vari Comuni e quello per la vallata del Petronio, calibrato su 60 mila abitanti (comprendenti quindi anche il flusso turistico estivo) potrebbe costare non più di 14 milioni di euro comprensivi delle condotte di allaccio tra i vari Comuni della Valle”.