Depuratore, ok alla conferenza dei servizi
Il via libera alla conferenza in sede deliberante giunge dall’incotro tra Provincia e Comune di Rapallo. Giudice: “Abbiamo tentato di inserirci sul costruendo depuratore di Santa Margherita Ligure, mail tempo era out”.
Via libera alla conferenza dei servizi sul progetto del depuratore di Rapallo. E’ il risultato dell’incontro tra l’assessore provinciale Paolo Perfigli con i dirigenti tecnici dell’ente e gli amministratori comunali e i tecnici di Rapallo che questa mattina insieme al sindaco Mentore Campodonico hanno fatto il punto sulla situazione attuale per la realizzazione del depuratore. Un’opera da oltre 30 milioni di euro che sarà a servizio anche di Zoagli, la cui mancanza fa rischiare pesantissime sanzioni europee. “L’impegno per l’impianto sta procedendo in modo coordinato fra Provincia, Comune, Ato e Regione – commenta Perfigli – per quanto riguarda la zona di Ronco – ex Viacava, individuata come la più praticabile e percorribile per il progetto rispetto all’ipotesi iniziale di via Betti, la Regione ha ufficializzato la disponibilità alla cessione dell’area per il nuovo depuratore”. A questo punto, per l’assessore, occorre procedere celermente alla riconvocazione della conferenza dei servizi in sede deliberante per l’approvazione definitiva del progetto che potrà poi dare il via all’opera.
Prima, il consiglio comunale che sarà convocato nelle prossime settimane dovrà recepire il parere regionale e approvare la convenzione idonea a formalizzare l’acquisizione dell’area di proprietà regionale. Prima ancora, una conferenza dei capigruppo consiliari discuterà il tema: “Sono d’accordo con Antonella Cerchi – commenta il consigliere Gerolamo Giudice – questa amministrazione infatti, ha tentato di inserirsi sul costruendo depuratore di Santa Margherita Ligure: ahimè il tempo era out. Se chi ci ha preceduto fosse intervenuto, forse si poteva inserire Rapallo in Santa Margherita Ligure. Ma purtroppo la soluzione comprensoriale non ha trovato possibilità di successo: non si riesce neppure a trovare una soluzione locale, figuriamoci mettere d’accordo una pluralità di Comuni”.