Difesa del suolo, un milione e 400mila euro ai piccoli Comuni liguri

Difesa del suolo, un milione e 400mila euro ai piccoli Comuni liguri
A Rezzoaglio va la cifra più alta del territorio

Fondi stanziati dalla giunta regionale per interventi di manutenzione dei canali e degli alvei minori a difesa del suolo nei Comuni sotto i 10mila abitanti: tra i destinatari anche numerose località del territorio: riceveranno fino a 22mila euro.

Un milione e 400mila euro sono stati stanziati dalla giunta regionale per interventi di difesa del suolo nei Comuni della Liguria con una popolazione inferiore ai 10.000 abitanti, nell’ambito degli interventi di manutenzione dei canali e degli alvei minori. La cifra a disposizione, derivante in parte dai canoni demaniali e dal bilancio regionale, è stata destinata a tutti i 211 Comuni più piccoli della Liguria; tra i 59 individuati nella provincia di Genova ci sono: Avegno (5485, 20 euro), Bogliasco (5982, 24 euro), Borzonasca (11946, 72 euro), Camogli (7059, 16 euro), Carasco (8715,96 euro), Casarza Ligure (10786,96 euro), Castiglione Chiavarese (6810,64 euro), Cicagna (5899, 40 euro), Cogorno (8384,60 euro), Coreglia Ligure (3994,08 euro), Favale di Malvaro (4905,32 euro), Leivi (5650,88 euro), Lorsica (5071 euro), Lumarzo (6313,60 euro), Mezzanego (6893,48 euro), Moconesi (6562,12 euro), Moneglia (6147, 92 euro), Ne (11366,84 euro), Neirone (6479,28 euro), Orero (4988,16 euro), Pieve Ligure (4822,48 euro), Portofino (4497,04 euro), Rezzoaglio (17331,32 euro), San Colombano Certenoli (10786,96 euro), Santa Margherita Ligure (9875,72 euro), Santo Stefano d’Aveto (9710,04 euro), Sori (6810,64 euro), Torriglia (11035,48 euro), Uscio (5153,84 euro) e Zoagli (5153,84 euro). Per la prima volta le risorse saranno destinate direttamente ai Comuni che potranno decidere autonomamente per quali interventi finalizzarle, pur rimandendo nell’ambito prestabilito.  Il contributo, che va da un minimo di 3mila euro a un massimo di 22mila, è stabilito sulla base di tre criteri: la superficie del Comune, il numero di abitanti e la superficie mappata inondabile. I Comuni interessati dovranno presentare alla Regione un programma di interventi da eseguire e, una volta ottenuto il via libera, realizzarli entro l’anno.