Disabile violentata a Rapallo, indagini verso la conclusione
La perizia del medico legale stabilisce che la donna, 25 anni, è una testimone attendibile. Violentata dal marito di una cugina, era stata costretta ad abortire. In carcere era finito anche il padre.
E’ un testimone in grado di riferire correttamente quanto vissuto. E’ questa la conclusione della perizia effettuata dal medico legale Gianluigi Rocco sulla giovane disabile mentale vittima di abusi sessuali a Rapallo, che ha anche rischiato la morte a causa di un aborto. La giovane, 25 anni, a fine 2013 sarebbe stata violentata per almeno tre volte dal 57enne marito di una cugina, con l’assenso del padre, un uomo di 59 anni. Nel mese di giugno dello scorso anno la donna era finita in ospedale dopo aver abortito in casa. Era stata una vicina di casa ad avvertire la polizia: gli agenti avevano trovato la giovane a letto, in gravi condizioni di salute. La perizia valuta la ragazza dotata del 40% del quoziente intellettivo di una persona della sua età: tanto basta per considerarla una testimone attendibile. Tre mesi fa padre e cugino acquisito erano stati arrestati: il padre è accusato di abbandono di disabile e di maltrattamenti, l’altro uomo di violenza sessuale. Dopo il deposito della perizia del medico legale si avvia a conclusione l’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Cozzi.