Emergenza idrica, il Comune di Casarza passa all’azione legale

Ancora emergenza acqua potabile a Casarza Ligure
Ancora emergenza acqua potabile a Casarza Ligure
Ancora emergenza acqua potabile a Casarza Ligure

“Verifichiamo eventuali responsabilità del disagio patito dalla comunità”, dice il sindaco facente funzioni, Giovanni Stagnaro, che in una lunga nota ricapitola tutto l’accaduto.

“E’ stato già contattato uno studio legale, al fine di tutelare e garantire i legittimi interessi dei cittadini di Casarza Ligure”. E’ quanto fa sapere il sindaco facente funzioni, Giovanni Stagnaro, secondo il quale “l’obiettivo è individuare le responsabilità che hanno causato questo stato di emergenza e il grave disagio dell’intera comunità”. Con una lunga nota stampa inviata nella notte, Stagnaro riepiloga quanto fatto dall’amministrazione a partire dall’11 luglio, con l’incidente sul viadotto autostradale e la conseguente fuoriuscita di idrocarburi: “In seguito a provvedimento dell’allora sindaco Claudio Muzio sono state eseguite tutte le operazioni di bonifica del terreno interessato” e sono scattati controlli sull’acqua potabili, con specifico riferimento agli idrocarburi, “effettuati con cadenza giornaliera sino al 6 agosto, poi comunque regolare. I controlli del 25 e 26 agosto hanno rilevato la presenza di MTBE in quantità tra 1,8 e 1,9 milligrammi per litro”. Probabilmente, con la sostanza spinta nella falda dalla pioggia. Ricevuta la notifica il 31 agosto, il Comune ha fatto scattare il divieto di consumo, che, ribadisce Stagnaro, è applicata “per il principio di precauzione citato nel trattato sul funzionamento dell’Unione Europea” perché il “MTBE non è cancerogeno né tossico. Può essere dannoso solo se presente in soluzione oltre i 50 milligrammi per litro”. Adesso, prosegue il monitoraggio del pozzo di Case Nuove e si predispone il nuovo allacciamento al pozzo sestrese di via Sara ma “per quanto riguarda i tempi – conclude il sindaco – invito la cittadinanza a comprendere che l’intervento risolutivo, pur partendo da subito, necessiterà dei dovuti tempi tecnici”. Nel frattempo, alle tre autobotti di Piazza Martiri della Liberazione, Francolano e Bargonasco, sono affiancate quattro cisterne nelle frazioni di Cardini, Novano, Massasco e Verici.