Fabio Concato, la storia della musica italiana passa da Sestri Levante

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Nella storia della nostra radio, e in tutta quella delle nostre consorelle nate in quegli anni, ci sono dischi che hanno segnato un tempo ben preciso, scandito quotidianamente il nostro vivere di ragazzi visionari che inseguivano una scia luminosa nell’etere.

Tra quegli album uno svetta su tutti, consumato oltre ogni limite nella copertina, con i solchi che hanno accolto le più rinomate marche di puntine, con il vinile ricolmo d’impronte, che se ve lo dovessimo raccontare tutte inizieremmo altre storie infinite.

Bene, quel lavoro datato 1984, portava la firma di un’artista milanese, un uomo che ha snocciolato la musica condendola sempre di una classe particolare, di una sottilissima ironia, illuminando i nostri normali gesti quotidiani di una luce diversa e fino a quei tempi sconosciuta. Un artista innamorato di un pop raffinato e romantico, spesso contaminato da un solido amore per il jazz.

Il trentatré giri era di Fabio Concato e riportava come titolo il suo stesso nome.

E “mi ricordo ancora” quei suoni delicati e meravigliosi che già avevamo imparato a conoscere con “Domenica Bestiale”, il suo grande successo del 1982. Fu amore a prima vista, rapiti al primo ascolto!

Rosalina” io “Ti ricordo ancora” e difficilmente potrò dimenticare quel “Sexy tango” a cui ci abbandonavamo ogni volta che riuscivo a raggiungerti. Tu per me sarai sempre il ”Fiore di Maggio” profumato che ti regalai quella sera. Ti prego “Tienimi dentro te” sempre, in ogni istante della tua vita. Io ti prometto che “Guido Piano” quando decido di venirti a trovare. Questi sono solo alcuni dei titoli di quello stupefacente racconto sonoro confezionato da Fabio e da una pletora di straordinari musicisti in quell’anno di grazia. Sono gli anni d’oro del cantautore meneghino. Nel 1986 vede la luce “Senza Avvisare”, un’altra pietra miliare della sua carriera, con l’autentica poesia di “Rime per un sogno”, “Ti muovi sempre”, “Tornando a casa” e “Prendi la luna”. Poi ci sono tante altre storie che Fabio vi racconterà durante il concerto.

Appuntamento domani sera all’Arena Conchiglia di Sestri Levante, dove saremo sicuramente tutti pronti a cantare con lui.

E ricordate che – riprendendo un vecchio slogan che confezionai molti anni fa per un noto locale che si affaccia sul porto di Sestri Levante – sull’isola c’è sempre il tesoro!

Domenica ti porterò…sull’isola”, chissà che Fabio non la canti proprio così!

Salvo Agosta