Fincantieri, la discussione in commissione: si richiedono interventi

Nell’audizione dei sindacati con la commissione consiliare Sviluppo produttivo e economico della provincia di Genova si è rimarcata la necessità dell’intervento governativo per garantire nuove commesse e dare stabilità al settore della cantierista.

Grazie al verbale di accordo siglato a Roma, l’audizione dei sindacati con la commissione consiliare Sviluppo produttivo e economico della provincia di Genova non si è svolta nel clima di allarme dei giorni scorsi, seppure le organizzazioni sindacali rimarchino il fatto che la tensione resta comunque alta. Nell’incontro richiesto dal presidente della IV commissione Gian Piero Pastorino (prc), l’assessore allo sviluppo economico Paolo Perfigli ha dichiarato che “c’è bisogno di un intervento da parte del governo, visto che si tratta di problemi collegati alla congiuntura e ai mercati internazionali” e “la vicenda va seguita per avere certezza di prospettiva”. “Ci siamo trovati di fronte ad un piano pesante – ha commentato Bruno Manganaro, di Fiom-Cgil – Un piano che esiste, anche se l’A.d. ha rassicurato sui posti di lavoro e sulla sopravvivenza dei cantieri. Il primo obiettivo per noi è che gli otto cantieri, le due direzioni, il centro di ricerca e i livelli occupazionali restino allo stato attuale”. In questo senso si punta molto sullo sciopero di venerdì, con la speranza, ha spiegato Alessandro Vella, di Fim-Cisl di “ottenere commesse cantierabili con l’aiuto del governo.
Nell’audizione sono intervenuti diversi esponenti politici: tra questi Muzio, in qualità di sindaco di   Casarza Ligure, ha annunciato la presenza dei comuni del Tigullio alla manifestazione di Roma, “forti  – ha commentato – di un ordine del giorno di sostegno ai lavoratori proposto e votato dai comuni di Sestri Levante, Casarza ligure, Castiglione chiavarese e inviato a tutti i comuni del levante per l’approvazione.

E in merito alla vicenda Fincantieri è intervenuto Edoardo Rixi, capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale: “Come Lega Nord avevamo promesso che i cantieri presenti in Liguria non sarebbero stati chiusi – afferma Rixi – Abbiamo impedito nuovamente che a causa dei maneggioni romani ne facessero le spese i nostri lavoratori. Il Carroccio non difende e non difenderà solo il Gran Premio di Monza, ma anche tutte le realtà industriali del Nord”. Per la Lega, “il secondo passo da fare – conclude Rixi – è ottenere commesse pubbliche per i cantieri liguri, in modo da garantire un reale sviluppo ed un futuro certo ai nostri stabilimenti”.