Fiumi di droga nel Tigullio: cinque arresti, tre denunce


Tra gli arrestati anche il capo di una organizzazione dedita allo spaccio internazionale. Tra Lavagna e Cogorno i carabinieri hanno sequestrato quasi 12 chili di stupefacente.
Due distinte operazioni dei carabinieri della compagnia di Chiavari hanno portato al sequestro di enormi quantitativi di stupefacenti.
La prima operazione di cui ha riferito, questa mattina, il maggiore Michele Lastella, comandante della compagnia, è scattata quando ai militari è arrivata l’informazione della presenza, in zona, di un latitante albanese, 28 anni, sul quale pendeva un ordine di carcerazione della Procura di Roma. Il giovane, infatti, era a capo di una organizzazione a delinquere dedita allo spaccio internazionale di stupefacenti: li importava in Italia dal paese di origine, attraverso persone che viaggiavano sui pullman di linea che transitano per la ex Jugoslavia. I militari hanno fatto irruzione nella casa del centro di Lavagna abitata da una donna albanese, regolare in Italia, e vi hanno trovato, oltre a lei ed al latitante, un altro connazionale, trentenne. Tutti e tre sono stati arrestati.
In questa operazione, sono stati sequestrati due pistole, inviata al Ris per verificare se e dove siano state utilizzate, e ben 250 grammi di cocaina. I tre preparavano, verosimilmente, oltre allo spaccio, anche rapine in ville, perché disponevano di lacci di plastica, utilizzate a mo’ di manette, in casi di questo tipo, per immobilizzare i padroni di casa.
La seconda operazione è avvenuta ieri, a conclusione di controlli che i carabinieri attuavano sui tossicodipendenti della zona. Sulle alture di Cogorno, i militari sono entrati nelle abitazioni di due italiani, trentacinquenni, un muratore ed un idraulico, dediti allo spaccio. I due, scappati, sono stati fermati ed arrestati, in seguito, a Lavagna. Un’altra donna è stata denunciata per concorso in spaccio di stupefacenti, perché risultata collaborare con loro nell’attività delinquenziale. Altre due donne (sempre parenti degli arrestati) sono state denunciate per la resistenza a pubblico ufficiale, perché cercavano di impedire la perquisizione delle abitazioni. Al termine del controllo, invece, i militari hanno trovato, complessivamente, la bellezza di 5 chili di hashish, 6,5 chili di marjiuana, 20 grammi di cocaina, più, anche in questo caso, due pistole.