Garibaldi: “Sono innocente. Farò ricorso”


Dopo la condanna per le spese pazze, l’amministrazione di Cogorno, appena insediata, ribadisce la propria fiducia nel sindaco, che viene sospeso dalle sue funzioni pochi giorni dopo essere stato rieletto.
Gino Garibaldi reagisce alla sentenza che lo ha condannato a 2 anni e 10 mesi nel processo di primo grado per le spese pazze in Regione: “Sono innocente, ricorrerò in tutte le sedi opportune: si tratta di spese rimborsate perché previste e non anticipate”, dice il sindaco di Cogorno, che, a seguito della sentenza, viene sospeso e lascia le funzioni alla vice, Enrica Sommariva, nominata giusto la sera prima della conclusione del processo. La vicenda viene valutata così, in una nota, dal gruppo di “Rinnovamento per Cogorno”: “Grazie al grande senso di responsabilità del sindaco Garibaldi, è stato riunito velocemente il consiglio comunale, mercoledì 29 maggio, ed è stata formata la giunta che è già pienamente operativa e continuerà ad amministrare seguendo il programma condiviso da 1753 cittadini di Cogorno che gli hanno dato la fiducia”. Il gruppo parla di “coesione totale” e di “certezza nell’affermare l’innocenza del sindaco Garibaldi”.