Genoa: giornata di interrogatori per l’inchiesta sulla frode
Preziosi non ha risposto alle domande dei pm. Depositata una memoria difensiva in cui non si riconosce la validità legale delle intercettazioni.Si sono svoltiquesta mattina i primi interrogatori dei vertici societari del Genoa, in relazione all’indagine per la presunta frode sportiva. Come previsto, malgrado la presenza di tifosi in presidio in corso Italia, gli interrogatori si sono svolti nel comando provinciale dei Carabinieri, a San Giuliano. Hanno sfilato davanti agli inquirenti il noto dirigente del Venezia Pino Pagliara, gli ex dirigenti veneti Franco e Michele Dal Cin ed i vertici del Genoa: il presidente Enrico Preziosi ed il direttore generale Stefano Capozucca. Il massimo dirigente ha scelto di non rispondere, dichiarandosi sereno all’uscita dalla caserma e presentando, invece, una memoria difensiva. A quanto riferito, sempre all’uscita, dall’avvocato Biondi, la memoria difensiva contesta la validità delle intercettazioni telefoniche che hanno dato il via alle indagini, ritenendole ottenute non regolarmente. Intanto gli impegni giudiziari hanno fatto saltare a Preziosi la firma della cessione del Como ad alcuni imprenditori lombardi, che era prevista per oggi.