Giornata nazionale per la sicurezza degli operatori sociosanitari, 133 atti di violenza in Asl 4 nel 2022

Paolo Petralia

«Il disagio individuale e dei gruppi che si registra sempre di più in questo particolare momento storico, accentuato peraltro dalla recente pandemia, rende il tema della sicurezza degli operatori un nodo centrale delle politiche sociosanitarie.

Per affrontarlo, oltre a ribadire la ferma condanna di ogni atto di violenza, è necessario allargare l’azione alla dimensione culturale del fenomeno, e quindi non agire soltanto in termini repressivi e sanzionatori, ma per la costruzione di una più solida educazione civica orientata al rispetto delle persone, al fine di ottenere una risposta efficace nel medio e lungo termine».A dichiararlo è il direttore generale della Asl 4 Paolo Petralia, in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza degli operatori sociosanitari, che ricorreva ieri. Nel 2022 in Asl 4 sono stati segnalati 133 atti di violenza, in aumento rispetto agli anni precedenti (63 nel 2021; 100 nel 2020), di cui il 52 per cento con aggressione fisica e il 38 per cento verbale (10 per cento: Altro). Nel 95 per cento dei casi autori delle aggressioni sono stati pazienti-utenti e il 5 per cento delle segnalazioni sono sfociate in denunce per infortunio. I luoghi in cui si sono verificati gli episodi sono, in particolare, le aree di degenza (18 casi), gli ambulatori (18 casi), il Pronto Soccorso (15 casi), gli spazi comuni (10 casi). I restanti sono stati segnalati in accoglienze e portinerie, sale prelievi, al domicilio del paziente e negli uffici amministrativi.