Giorno del Ricordo a Chiavari, interviene Giulio Benvenuti
In merito alla polemica dei giorni scorsi riferita all’evento del Giorno del Ricordo di Chiavari, interviene il diretto interessato, l’attore Giulio Benvenuti. “Desidero smentire categoricamente le accuse che mi associano al nazifascismo e chiarire la mia posizione.
Non ho mai partecipato ad eventi né frequentato ambienti di estrema destra. Mi ritengo distante da ogni forma di estremismo politico e religioso. Sono sorpreso che coloro che hanno attentamente esaminato la mia bacheca su Facebook non abbiano notato i numerosi post in cui mi esprimo sul dolore dei migranti, sulla memoria della Shoah, sulla lotta e sull’impegno contro il fenomeno del femminicidio, (Lo spettacolo “L’Amore Tradito”, ha raccolto fondi per il centro antiviolenza Mascherona di Genova). La mia condivisione su Facebook di un evento della storia italiana sponsorizzato nel 2016 da Casapound è avvenuta esclusivamente a titolo informativo e non implica in alcun modo un’appartenenza ideologica. È stato un atto di documentazione storica, che nulla ha a che fare con simpatie per ideologie estremiste – va avanti – Riguardo all’episodio dell’hashtag contenente una parte del marchio del partito politico Casapound, desidero precisare che è stato un errore accidentale, immediatamente corretto. Per quanto riguarda la mia narrazione teatrale “Nata in Istria”, desidero chiarire che si tratta della testimonianza del dolore di una giovane italiana durante il periodo della guerra e dell’esodo e del dolore che porterà con sé per il resto della sua vita. “Nata in Istria” è il racconto di una memoria all’interno della storia. Questa rappresentazione non promuove né giustifica alcuna ideologia, ma mira a dare voce alle vittime delle guerre e delle ideologie estreme e si propone come messaggio di pace. Ritengo che gli attacchi subiti siano il frutto di una strumentalizzazione politica, volta a danneggiare la giornata del ricordo in quanto “scomoda” per la parte politica che mi sta ingiustamente diffamando creandomi, peraltro, seri problemi alla mia attività lavorativa che si svolge sul web. Lo stesso attacco mi era stato fatto un anno fa proprio in questi giorni e. guarda caso, sono ricominciate proprio nel giorno del ricordo – specifica ancora – Quest’anno, i soliti autori, hanno rincarato la dose facendo arrivare lettere diffamatorie a molte istituzioni, per prima la scuola, al fine di denigrarmi ed impedirmi l’accesso alle celebrazioni del 10 febbraio. Questo attacco ha leso la mia dignità personale, poiché si basa su accuse infondate che non rispecchiano la mia reale posizione e il mio impegno per la verità storica e per i valori fondamentali di giustizia e solidarietà”.