Il depuratore del Tigullio finalmente in discussione in consiglio regionale
Seduta oggi con prosecuzione venerdì. Intanto, ancora polemiche sulla frase di De Paoli su un figlio gay: “La presidenza del consiglio non prende le distanze dal merito di quella espressione”, dicono i Cinque Stelle.
Torna all’ordine del giorno del consiglio regionale, dove non è mai stata discussa, la mozione trasversale sul depuratore unico del Tigullio, che chiede di riaprire il dialogo con i sindaci. La riunione di oggi inizia alle 10 per proseguire sino alle 18, con prosecuzione venerdì, e quindi dovrebbe proprio essere la volta buona. Intanto, però, non si sono placate le polemiche sulla frase omofoba del consigliere leghista, lavagnese, Giovanni De Paoli. C’è stata una presa di distanza dal presidente del consiglio, Francesco Bruzzone, che ha invitato De Paoli alle scuse, ma secondo il Movimento 5 Stelle viene ammessa solo la frase in versione smentita, ovvero “un figlio gay non lo brucerei nella caldaia”: “Quanto è emerso in Ufficio di Presidenza – dice la nota dei Cinque Stelle – di fatto, non conferma e non smentisce le gravissime, inaccettabili, esternazioni del consigliere leghista, così come sono state riportate da almeno cinque diverse testimonianze”.