“Il Salone Nautico ha importanti segnali di ripresa”


Franco Orio all’indomani della chiusura della 54^ edizione del Salone alla Fiera di Genova: “Sul fronte turistico, però, Genova si è attrezzata e il Tigullio deve fare di più per recuperare visitatori”.
Riportiamo l’intervento di questa mattina di Franco Orio, presidente del Consorzio Portofino Coast, di questa mattina, all’interno del programma RadioAzione.
Il Salone Nautico di Genova si è appena concluso e i riscontri degli addetti ai lavori sembrano confermare un clima di moderato ottimismo sulla ripresa del settore . Cosa ne pensano gli operatori turistici del comprensorio?
“La 54° edizione del Salone Nautico di Genova conclusasi ieri, ha presentato interessanti spunti di dinamicità, dopo le difficoltà delle ultime edizioni. Il Salone sembra effettivamente avviarsi ad una fase di rilancio, confortato anche dai timidi segnali di ripresa del settore. Forte internazionalizzazione dell’evento, valorizzazione del Made in Italy, grande attenzione alla comunicazione e un legame rafforzato con la città di Genova, che ha predisposto un interessante programma di iniziative collaterali, hanno contribuito a rendere la kermesse nautica un appuntamento importante per gli appassionati del settore, e più in generale per un vasto pubblico di visitatori. Qualche voce critica c’è stata comunque, in particolare legata all’assenza di brand importanti della nautica, e alla vicinanza del Salone di Genova ad altri importanti appuntamenti del sottore come Cannes e Montecarlo, ma nel complesso sembrano prevalere i giudizi positivi, e naturalmente questa è una notizia confortante anche dal punto di vista turistico, soprattutto per la città di Genova. Per quanto riguarda il nostro comprensorio, gli operatori turistici, abituati a considerare il Salone un periodo di alta stagione, con tassi di occupazione altissimi, non si sono ancora rassegnati all’idea che questa importante manifestazione, che idealmente chiude la stagione turistica, nonostante i riscontri positivi di questa edizione si sia ormai stabilizzata purtroppo a livelli molto più bassi rispetto al passato, e guardano con un certa apprensione a possibili cambiamenti di data, che potrebbero ulteriormente ridimensionarne la portata, anche se sembra che, per il prossimo anno almeno, sia confermata la collocazione in ottobre”.
A cosa è dovuta la riduzione dei flussi turistici generati in questi ultimi anni dal Salone Nautico nel nostro comprensorio?
“Fino a qualche anno fa gli alberghi del nostro comprensorio rappresentavano per gli espositori e i visitatori del Salone una scelta di qualità, in assenza di un’analoga offerta nel capoluogo. Oggi la situazione è completamente cambiata. Genova dispone di alberghi nuovi e rinnovati, di un ricettivo turistico di tutto rispetto, e di un’organizzazione turistica adeguata, ed è quindi in grado di assorbire la maggior parte dei flussi turistici legati al Salone, che nel frattempo hanno comunque subito una contrazione legata alla crisi economica e del settore. Nonostante ciò il nostro comprensorio continua ancora a beneficiare di questo evento che rappresenta un argine alla chiusura anticipata a fine settembre di molte strutture alberghiere. Anche in questo caso però sarebbe necessario adottare strategie più aggressive a livello comprensoriale, per indurre un maggior numero di persone a scegliere la Riviera, mettendo in campo, non solo politiche commerciali delle singole strutture , ma località in piena efficienza turistica ( e non prossime alla chiusura), e un interessante calendario di eventi che se correttamente promozionati con largo anticipo, potrebbero indurre più visitatori a scegliere la Riviera. Il fascino del nostro territorio e il prestigio turistico delle nostre località possono aiutare, ma da sole non bastano più. Bisogna insomma pensare che i clienti ce li dobbiamo andare a prendere, anche in occasione di eventi come questo, perché la competizione è sempre più agguerrita a tutti i livelli”.