Il Tar respinge il ricorso di Giovanni Collorado, in consiglio metropolitano tutto resta com’è

Giovanni Collardo, sindaco di Castiglione Chiavarese, non diventerà consigliere della Città Metropolitana.
Dopo le elezioni dello scorso 6 novembre, al termine delle quali era risultato il secondo dei non eletti nella sua lista, Collorado aveva presentato ricorso al Tar contro la Città Metropolitana e il Ministero dell’Interno e nei confronti di Daniela Botta ed Elena Manara, rispettivamente ultima consigliera eletta della sua lista e prima candidata non eletta. Assistito dall’avvocato Daniele Granara, il sindaco di Castiglione Chiavarese chiedeva l’annullamento del verbale delle operazioni e dell’atto di proclamazione degli eletti. Collorado non era stato eletto nonostante con 69 preferenze fosse il candidato più votato. Questo in virtù del sistema elettorale che prevede un indice di ponderazione che dà un peso maggiore ai voti degli elettori dei Comuni con più abitanti. Un sistema incostituzionale secondo il sindaco, che chiedeva quindi una pronuncia della Corte Costituzionale. Se accolto il ricorso avrebbe portato all’annullamento totale delle elezioni. «La questione di legittimità prospettata con il ricorso, ancorché rilevante, è manifestamente infondata», scrive però il Tar nella sentenza, precisando che la questione di legittimità costituzionale della ponderazione del voto nel caso di elezioni di secondo grado è già stata esaminata dalla Corte Costituzionale con riferimento all’elezione dei consigli delle province siciliane. Ricorso respinto e quindi in Città Metropolitana tutto resta com’è.