Inferno a Riva Trigoso, muore un pensionato
Pietro Ferrando, 65 anni, non è riuscito a scappare dal suo orto. Ieri pomeriggio tre focolai quasi contemporanei. Lavarello: “Impossibile pensare alla casualità”. Questa mattina ancora fiamme, un canadair e un elicottero in azione, decine di uomini sul posto. Impossibile calcolare i danni, molti gli animali carbonizzati, un maneggio raso al suolo
Continuano a bruciare le colline del Levante ligure. Il pauroso incendio che si è scatenato ieri a Riva Trigoso e che ha causato anche la morte del pensionato Pietro Ferrando ha continuato a devastare per tutta la notte le alture di Sestri Levante. In questo momento sono in azione circa 60 uomini provenienti da tutta la Liguria orientale e dalle province vicine, che hanno dato il cambio alle decine di vigili del fuoco, guardie forestali e anche ai moltissimi volontari che hanno operato ieri pomeriggio e per gran parte della notte. Il focolaio più preoccupante è quello che ieri sera si è diretto verso Moneglia passando per la costa, ma anche gli altri fronti di ieri, dopo essere stati circoscritti, sono ancora attivi. Fin dalle prime ore del mattino sono attivi sul cielo del Tigullio un canadair e un elicottero, per cercare di spegnere il rogo. “Non è possibile pensare alla casualità”, ha detto il sindaco di Sestri Levante Andrea Lavarello, raggiunto da Radio Aldebaran questa mattina sul fronte delle fiamme, “tutti gli anni puntualmente si ripetono roghi multipli e contemporanei”. Pietro Ferrando aveva 65 anni ed è morto ieri sorpreso dalle fiamme del colossale incendio divampato nelle prime ore del pomeriggio. Stava inaffiando le piante del proprio orto a Valle Lago quando una imporvvisa fiammata lo ha avvolto senza che riuscisse a risalire la fascia su cui si trovava e a mettersi in salvo. Il suo corpo senza vita è stato trovato dal maresciallo dei carabinieri Domenico Pelle e dal consigliere comunale Luigi Zizzi Stagnaro. Assieme al pensionato nelel fasce c’era Vittorio Coppellotti, che invece è riuscito a scappare e mettersi in salvo. Ferrando con tutta probabilità è stato invece tradito dai suoi difetti di vista. Era stato un tecnico qualificato della Fincantieri di Riva Trigoso e aveva la passione per il suo orto. Lascia la moglie Teresina e i tre figli, Caterina Marina e Giovanni. E’ stato proprio Giovanni il primo della famiglia a vedere il cadavere del padre, dopo ore di ricerche angoscianti.
E’ naturalmente ancora impossibile poter quantificare l’entità dei danni e degli ettari di verde andati in fumo a Riva Trigoso, anche perché alcuni roghi sono ancora in corso come abbiamo sentito dalla voce dello stesso sindaco di Sestri Levante Lavarello. “La città è sotto shock per la perdita di una vita umana”, ha detto il sindaco, “La speranza è che da oggi tutti prendano coscienza del pericolo fuoco”. Molti hanno subito danni ingenti, come ad esempio l’allevamento di Domenico Tasso, che ha perso alcuni asini e in un primo momento era stato dato lui stesso per disperso. Completamente distrutto è andato invece l’Ippo Ranch, il maneggio vicino al cimitero di Riva Trigoso, raso al suolo dalle fiamme. Per fortuna però, i sei cavalli che vi soggiornavano sono stati salvati dal coraggio del proprietario Davide Ponziano e da decine di giovani volontari.