Inflazione, Liguria terza in Italia per aumento dei prezzi

Collina Cavi di Lavagna e penisola Sestri Levante

La Liguria, con il +6,4%, è la terza regione d’Italia per maggior aumento di prezzi a febbraio 2022 (+6 punti base rispetto al +0,4% di febbraio 2021).

Una crescita marcata anche nei due mesi precedenti: +4,5% a dicembre 2021 e +5,4% a gennaio. L’analisi di Confartigianato su dati Istat mostra la crescita dell’inflazione settore per settore: una vera e propria impennata per i prezzi di abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili, +14,1% a dicembre 2021, +20,7% a gennaio 2022 e +25% a febbraio. Altro aumento considerevole dei prezzi è nel settore trasporti: +8,8% a dicembre 2021, +6,6% a gennaio, +7,8% a febbraio. I prodotti alimentari e bevande analcoliche a febbraio rincarano del 5,6%, meno marcato invece l’aumento dei prezzi di alcolici e tabacchi (+0,6%), così come quelli del settore abbigliamento e calzature (+0,8%), di servizi sanitari e spese per la salute (+0,6%) e istruzione (+0,7%). I servizi ricettivi e di ristorazione segnano invece un rincaro del 3,4%, aumenta anche il settore culturale e gli spettacoli (+2%), i mobili e i servizi per la casa (+3,1%). Unico settore in cui i prezzi sono in calo (così come nel resto d’Italia), le comunicazioni (-2,7%). «Rincari che pesano sui consumatori e, naturalmente, anche sulle nostre micro imprese – osserva Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – con impennate dei prezzi di energia e carburante, nonché delle materie prime, per le quali solo qualche mese fa Confartigianato aveva stimato uno shock di quasi un miliardo di euro sulle nostre 23 mila microimprese attive nel manifatturiero e nelle costruzioni. Due settori ad alta vocazione artigiana, che più di altri stanno assorbendo la maggiore pressione dei costi».