La Città metropolitana firma la Carta per l’Ambiente

La Città metropolitana firma la Carta per l’Ambiente
Il consigliere Pignone illustra la Carta

A Bologna la firma della Carta per l’Ambiente, sottoscritta da 14 Città metropolitane: quella di Genova si impegna così a sostituire i vecchi bus inquinanti, fermare il consumo del suolo e puntare al sistema rifiuti zero.

La sostituzione dei vecchi bus inquinanti con mezzi di trasporto pubblico ecologici, elettrici o alimentati a metano, lo stop al consumo di suolo e l’attuazione di un’economia circolare che porti a una situazione di ‘rifiuti zero’: sono questi, secondo Enrico Pignone, consigliere delegato all’ambiente di Città metropolitana di Genova, gli impegni più rilevanti dell’Ente in tema di ambiente, ora contenuti, oltre che nel proprio Piano strategico, anche nella Carta per l’Ambiente, il protocollo sottoscritto giovedì a Bologna fra i rappresentanti delle Città metropolitane italiane, in vista del G7 Ambiente in programma nella città felsinea domenica 11 e lunedì 12. Le 14 Città metropolitane italiane hanno deciso di essere protagoniste anche in tema di tutela dell’ambiente e promozione dello sviluppo sostenibile perché concentrano il 36,4% della popolazione nazionale (22,1 milioni di persone) e producono oltre il 40% del Valore Aggiunto nazionale (circa 600 miliardi di euro nel 2014), grazie a 1,8 milioni di aziende che occupano 7,9 milioni di persone (circa il 35% del totale degli occupati). Inoltre, vi si genera circa il 30% delle esportazioni italiane, per un valore di 112 miliardi di euro. Vi hanno sede 55 Università (oltre la metà nazionale), tutti i Politecnici italiani, oltre 2.000 start-up innovative (il 47% del totale nazionale) e 17 incubatori di impresa certificati (oltre la metà dei 31 presenti sul territorio nazionale). Promossa dalla Città metropolitana di Bologna, la Carta è stata sottoscritta dalle Città metropolitane di Bologna, Milano, Torino, Firenze, Bari, Roma, Catania, Cagliari, Napoli, Reggio Calabria, Genova e Palermo, alla presenza del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.