La protezione civile della Liguria non parte per le zone terremotate


Finita la fase di pre – allerta senza la chiamata. Dalle squadre di calcio, al Museo del Damasco, all’Avis e ai ristoranti, continuano le iniziative di solidarietà nel Levante.
Non sembra che gli operatori di protezione civile della Regione Liguria saranno chiamati ad intervenire nelle zone colpite dal terremoto. Si è infatti conclusa la fase di pre allerta per le colonne mobili e la stessa Regione, con l’assessore Giacomo Giampedrone, fa sapere che l’allerta rimane solo per Calabria, Campania e Veneto. Stanno rientrando anche le quattro unità cinofile che erano immediatamente partite dalla Liguria per partecipare alla ricerca dei dispersi. Intanto, proseguono le attività di raccolta fondi in tutto il Levante. Coop raccoglie contributi per i terremotati alle casse dei propri punti vendita. In locali come i ristoranti di Recco e il Polpo Mario di Sestri Levante il piatto di amatriciana equivale a contributi destinati alla zona colpita. Il Genoa Club di Riva Trigoso raccoglie generi alimentari non deperibili e beni di prima necessità, lunedì, mercoledì e giovedì pomeriggio. Sempre in ambito sportivo, vanno ai terremotati gli incassi di Lavagnese – Fezzanese, in programma domani pomeriggio, e Casarza Ligure – Ral Fieschi. Dopo la raccolta fondi del Red Carpet, a Rapallo un’asta pro terremotati si terrà stasera in occasione della Night on the beach. Il Museo del Damasco di Lorsica destina i propri introiti del week end: sarà aperto oggi dalle 15 alle 18, domano dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. In primo piano, però, rimane anche la raccolta di sangue. Oltre alla possibilità di donarlo alla palazzina servizi dell’ospedale di Lavagna, si segnalano le raccolte straordinarie dell’Avis: stamattina a Casarza in piazza della Vittoria, domattina all’Expo di Calvari, domani dalle 8 alle 12 nella sede di Santa Margherita.