La rivolta del comitato contro la “Diga Perfigli”


Melandri: “Dannosa, più che inutile: guardiamo cosa è successo il 10 novembre”. Cozzolino scrive al consigliere metropolitano Vassallo: “Venga a verificare”.
Continuano le vibranti reazioni, a Lavagna, al progetto di realizzare la nuova sponda rialzata ed allargata lungo l’Entella, per il quale sono avviate le procedure di esproprio. “Molti professori dell’Università di Genova hanno più volte evidenziato l’assurdità di tali opere”, dice Giovanni Melandri, per il Comitato “Giù le mani dal fiume Entella”, aggiungendo: “La mitigazione del rischio idrogeologico deve realizzarsi principalmente permettendo l’espansione del fiume in spazi controllati, fra questi la piana alluvionale, non il contrario”. Sempre dallo stesso comitato, Salvatore Cozzolino scrive una lettera aperta al consigliere metropolitano Gianni Vassallo, sottolineando le presunte illegittimità del procedimento, come la mancata effettuazione della Valutazione di incidenza ambientale, il fatto che il progetto sia già stato ampiamente modificato e invitando lo stesso consigliere a verificare sul campo quanto l’opera potrebbe essere dannosa, analizzando il comportamento dell’acqua lo scorso 10 novembre. La conclusione è che, sebbene, a rigore, conclusa la conferenza dei servizi, si debba procedere agli espropri, ci siano, invece, molte ragioni per riflettere ancora.