L’acqua dei depuratori può essere reimpiegata ad usi non potabili

Depuratore Rapallo3

Visto il contesto emergenziale di siccità abbiamo deciso di accelerare su un provvedimento che mira a favorire il risparmio idrico potabile, differenziando provenienze e usi dell’ acqua”.

Così il presidente e l’assessore alla protezione civile della Regione Liguria, Giovanni Toti e Giacomo Giampedrone, sull’approvazione dell’emendamento alla legge di stabilità che consentirà il riutilizzo delle acque depurate per il lavaggio di barche e natanti e per innaffiare giardini pubblici. Serve un altro passaggio in giunta per l’operatività di un provvedimento che potrebbe essere applicato subito a Rapallo e Recco, mentre a Santa Margherita si attende nei prossimi mesi il collegamento con la rete cittadina. Il depuratore di Chiavari, invece, più vecchio, non rientra tra quelli la cui acqua possa essere riutilizzata. Sottolinea il capogruppo del MoVimento 5 stelle, Fabio Tosi: “Abbiamo segnalato alla Regione un vuoto normativo lungo quasi 20 anni e che oggi è di stringente attualità: non avevamo infatti legge per stabilire le norme di distribuzione dell’acqua depurata con relative tariffe e manutenzione degli impianti”. Anche Domenico Cianci, Cambiamo!, presidente della IV commissione Territorio e Ambiente, rivendica di aver lavorato per arrivare a questo provvedimento e rilancia chiedendo alla giunta di affrontare anche “il tema delle reti duali, in particolare adottando norme e misure che prevedano la realizzazione nei nuovi insediamenti abitativi, commerciali e produttivi, di reti di adduzione duplici, al fine di utilizzare acque meno pregiate per usi compatibili”.